A Genova un tremendo virus intestinale sta uccidendo i cuccioli di cane, molti proprietari si dicono preoccupati per i loro animali da compagnia. E’ in giro, infatti, un virus che in poche ore uccide l’animale, si chiama parvovirosi ed è una malattia molto grave, spesso mortale, prodotta da uno dei virus più piccoli della famiglia Parvoviridae.
Il pericolo maggiore per i cuccioli, dall’inizio dell’anno sono morti circa 10 cani, e tanti altri sono in terapia nelle cliniche veterinarie.
Come si può fermare la diffusione del virus, senza fare altre vittime tra i cani?
La parvovirosi canina è una malattia infettiva di origine virale dei canidi, conosciuta anche come gastroenterite virale. Questa malattia è altamente contagiosa, colpisce soprattutto i cuccioli di età compresa tra sei settimane e sei mesi, causando la morte in molti casi. In rari casi, la malattia può verificarsi anche nei cuccioli di età compresa tra 6 e 10 mesi.
Come si manifesta la parvovirosi?
Fate attenzione quando portate il cane a passeggio, il tremendo virus entra nel corpo del cane attraverso il contatto con feci contaminate, tramite cibi contaminati ed in minor casi attraverso il contatto diretto. Colpisce i linfonodi, il midollo ematogeno, distruggendo i globuli bianchi e quindi, attraverso il sangue, entra nell’intestino tenue. Il virus uccide le cellule della mucosa intestinale, così i batteri che normalmente si sviluppano nell’intestino raggiungono il sangue. I normali processi di assorbimento intestinale non vengono più prodotti e quindi si verifica una grave disidratazione.
E’ una malattia molto pericolosa per i cuccioli di cane, la terapia ha un costo molto alto e siccome non tutti possono permettersi di curare il proprio cane, spesso si va incontro ad una morte sicura e soprattutto si rischia il contagio di altri cani.
Fate attenzione ai sintomi:
- feci acquose con tracce di sangue e continui episodi di vomito
- respiro pesante
- e’ apatico
Se il tuo cucciolo presenta questi sintomi contatta il veterinario e prendi i provvedimenti necessari.